«Preoccupazione, ansia, paura»: sono parole dei sindacati, che davanti al concordato giudicato «inidoneo» dal tribunale, adesso temono l’impossibile, e cioè un «vero» fallimento di Atac. Poi c’è anche rabbia e incredulità: «Tutti quei soldi ai superconsulenti stranieri per un piano che non sta in piedi?».
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